Parola ai soci: Franco Marella

Diamo il benvenuto al nuovo associato ANCIS – Associazione Nazionale Consulenti Intelligence & Security Franco Marella, protagonista di questo appuntamento della rubrica “Parola ai soci”.

Da sempre con una particolare predisposizione per il mondo della security, Marella già nel 1980 si arruola nella Guardia di Finanza nel 59° Corso sottufficiali “Cefalonia”, concludendo la carriera con il grado apicale della categoria Luogotenente Carica Speciale. Nel 2014 ottiene dalla Prefettura di Bari la licenza per Investigatore Privato, riconsegnata nel 2020.

Oggi si occupa di assistere, insieme all’associazione Penelope, le famiglie delle persone scomparse cercando di portare alla luce dei cosiddetti casi “freddi”.

1 – Cosa vuol dire per te Sicurezza?

Per sicurezza intendo quel complesso di norme e iniziative, anche delegate, per la tutela della comunità da ogni forma di “aggressione” volta a sovvertire l’ordine costituito delle cose. Inoltre in merito alla “sicurezza”, credo fortemente nella raccolta, analisi, divulgazione e coordinamento delle informazioni utili a prevenire i reati a cura delle agenzie di informazioni sia in Italia che all’estero.

 

2 – Su cosa stai lavorando attualmente?

Mi sto occupando dell’analisi dei fascicoli processuali definiti e/o archiviati per conto delle famiglie degli scomparsi quando vi è il fondato sospetto che le indagini e l’attività endo-processuale non abbiano portato alla verità circa le motivazioni della scomparsa soprattutto quando dello scomparso on c’è traccia.

 

3 – Cita un progetto inerente la sicurezza che ti riguarda professionalmente in prima persona

Tipico esempio di Intelligence è quello che ho svolto presso il N.I.S. U.S. a Napoli. Ero incaricato di raccogliere informazioni tra i militari americani, le famiglie degli stessi e alcuni ambienti della criminalità campana. Il fine della mia delicata mansione era quello di “intendere” se i trasporti via mare internazionali della Marina Americana potevano essere il modo giusto per far uscire o entrare in Italia persone o cose non gradite e pericolose.

 

4 – Perchè hai scelto ANCIS?

Perché è iscritta al MiSE, perchè può rilasciare quello che definirei un “bollino blu”, e soprattutto perché provvede alla formazione continua degli associati. Secondo la mia visione ANCIS potrebbe essere un veicolo per introdursi nel mondo meno conosciuto dai più, ma peculiare agli addetti al settore, della security Intelligence.

 

 

Biografia di Franco Marella

Durante la carriera in GdF sono stato trasferito in prima assegnazione presso il Comando 5 Compagnia Napoli – quale Comandante di Squadra dove ho svolto attività per la repressione del Contrabbando di tabacchi lavorati esteri. In tale contesto ho svolto attività da infiltrato e sono stato “distaccato” presso il Naval Crime Investigave Service (N.I.S.) delle forze americane di stanza a Napoli.

Nel 1986 sono stato trasferito a richiesta presso la neo costituita Brigata della G di F in Solofra (AV) occupandomi di attività istituzionale del Corpo (verifiche fiscali).

Dal 1990 al 2014 sono stato trasferito per ragioni di famiglia presso la X^ Legione Bari , ora Comando Provinciale. Sono stato assegnato dapprima al Comando tenenza della GdF di Molfetta (BA) quale comandante di squadra occupandomi prevalentemente di polizia giudiziaria, successivamente al Comando 2^ compagnia Bari, quale comandante di sezione. Nel 1992, sono stato scelto quale comandante della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Trani (BAT) ed infine gli ultimi anni assegnato presso la Direzione Investigativa Antimafia di Bari.

Nel 2014 Ho ottenuto dalla Prefettura di Bari la licenza per Investigatore Privato riconsegnata nel 2020.

Attualmente mi occupo di assistere, insieme all’associazione Penelope, le famiglie delle persone scomparse cercando di portare alla luce casi “freddi” di persone di cui non si è mai saputo che fine hanno fatto. Per questo motivo ho sottoscritto con il quotidiano online bariseranews.it  anche l’incarico di giornalista in prova per la cura di uno spazio dedicato alle problematiche anzidette.

Sono iscritto all’albo dei CTU del Tribunale di Bari al n.212 d’ordine.