Corso ANCIS in “Stress management”: l’elaborato del socio Fabrizio Vignozzi

L’Associazione Nazionale Consulenti Intelligence & Security promuove corsi di formazione ed aggiornamento per i propri soci, e non solo.

Il professionista associato Fabrizio Vignozzi, al termine del percorso in “Stress management”, ha prodotto il seguente elaborato.

Gli ultimi decenni hanno visto la tecnologia entrare a far parte della nostra vita in maniera profonda. È di tutta evidenza che l’uomo di oggi sfrutta le potenti capacità degli strumenti tecnologici per svolgere anche le più semplici operazioni quotidiane. In casa come nel lavoro, la tecnologia ha sostituito il lavoro muscolare dell’uomo, riducendone l’impegno fisico. Si pensi alla lavatrice, che consente di eliminare lo sforzo fisico; il Personal Computer, che elabora grandissime quantità di dati in pochissimo tempo eliminando lo sforzo mentale dell’uomo; ed ancora, il cellulare, appendice elettronica della nostra memoria, che con la sua capacità di memorizzare dati consente di evitare lo
sforzo mentale di ricordare.

La tecnologia riesce a eliminare lo sforzo, fisico e mentale, dell’uomo eseguendo in pochissimi minuti lavori che avrebbero richiesto giorni o settimane per essere eseguiti dall’uomo. La velocità con la quale la tecnologia esegue i propri compiti ha però una conseguenza diretta
sull’essere umano: lo costringe ad una accelerazione innaturale nell’eseguire le operazioni necessarie a dominare i risultati ottenuti dalle componenti tecnologiche. Nelle fabbriche abbiamo robot che assemblano velocemente prodotti, ma anche uomini che sono costretti a velocizzare le proprie attività per gestire correttamente la grande quantità di prodotti realizzati dalle macchine. Nelle aziende i Personal Computer elaborano enormi quantità di dati in pochissimo tempo, con la conseguenza che il lavoratore è costretto ad “utilizzare” velocemente i dati ricevuti dalle macchine.

Dunque, la tecnologia impone ritmi accelerati innaturali per l’uomo, con la conseguenza di trovarsi spesso a dover affrontare uno inaspettato livello di stress che, nel tempo, se non correttamente gestito, può arrivare a produrre effetti molto gravi. Bisogna difatti chiarire che lo stress è una condizione naturale dell’uomo, che serve a rispondere agli stimoli dell’ambiente per produrre una risposta comportamentale idonea ad affrontare la situazione. Lo stress, nella sua dimensione naturale, aiuta l’uomo a governare gli eventi. Quando si verificano aumenti del livello di stress, l’uomo è comunque ancora in grado di affrontare correttamente le condizioni ambientali, ma questo solo se gli alti livelli di stress si verificano per brevissimo tempo.

In molte situazioni lavorative lo stress si presenta in modo silenzioso, impercettibile, e permane a lungo, fino a generare nel lavoratore una condizione sempre più grave, che in alcuni casi raggiunge livelli patologici o, in qualche caso, cronici. Questa condizione, oltre a generare un danno alla salute del lavoratore, riduce fortemente le performance dello stesso, portando effetti negativi sulla produzione e, per conseguenza, sui risultati economici aziendali.

Negli ultimi anni le aziende hanno sentito la necessità di studiare questi fenomeni per comprendere in che modo evitarli, giungendo alla consapevolezza che sia necessario intervenire sui lavoratori per metterli nella condizione di saper “gestire” i propri livelli di stress per averne un migliore controllo. Gli studi in questo senso hanno individuato precise tecniche e specifici percorsi utili a migliorare la gestione dello stress al fine di mantenere alti i propri livelli di produttività.

L’Associazione Nazionale Consulenti Intelligence e Sicurezza offre a tutti gli interessati, ed in forma gratuita, un interessante corso di “Stress Management”, curato dalla Dott.ssa Lupidi, che attraverso una prima fase di “conoscenza” ed in una successiva fase di “gestione”, consente di raggiungere livelli di “situational awareness”, di consapevolezza e di capacità, utili a ridurre gli effetti invalidanti dello stress. Migliori performance, riduzione delle patologie correlate, riduzione del tasso di assenteismo, miglioramento delle condizioni ambientali dei lavoratori sono solo una piccola parte dei risultati che è possibile raggiungere grazie a questo interessantissimo strumento.